Primo messaggio da Marcello

Cuemba, Angola 29 Aprile 2006
Ciao a tutti miei cari, finalmente dopo una settimana qui in Angola
riesco a trovare dieci minuti di tempo per farvi avere mie notizie.
Innanzitutto scusatemi se invio un unica mail per tutti, mi piacerebbe
poter scrivere a ciascuno di voi singolarmente, ma non ho davvero il
tempo per farlo ancora.
Ci sarebbero tante cose da raccontarvi, anche se sono qui solo da una
settimana, ma cercheró di essere il meno prolisso possibile per non
annoiarvi troppo€..
Mi sembra cosí lontano il giorno in cui son partito alla volta di Roma
per poi dirigermi verso Bruxelles il giorno dopo e in fine partire
per la mia destinazione finale: l'Angola.
Devo dire che i tre giorni Roma-Bruxelles-Luanda (Angola) sono stati
un pó tragici per me, non mi sono fermato un attimo, impegnato a
districarmi tra i briefings nei vari uffici a con i vari responsabili
di MSF. L'arrivo a Luanda, la capitale dell'Angola, poi è stato un
bell'impatto ad effetto, anche se non è la prima volta che esco fuori
dai confini europei.
La prima cosa che si nota arrivando a Luanda, oltre alla temperatura
piuttosto elevata (intorno ai 30-35 gradi) e un alto tasso di umiditá,
nonostante sia appena iniziato l'inverno, è l'incredibile confusione
di gente e macchine per le strade, la famosa confuçao angolana. E poi
questi colori variegati e profumi intensi che ti avvolgono e ti
rapiscono inevitabilmente.
E la gente poi penso sia la cosa più bella di questa terra martoriata
da 40 anni di guerra e che ancora ha bisogno di aiuto per risollevarsi
e ritornare a condurre una vita dignitosa, diritto incontestabile di
ogni essere umano.
Quello che mi ha davvero colpito tanto è la profonda dignitá che
questa gente possiede nonostante le precarie condizioni di vita in cui
sono costretti a vivere. E vi assicuro che quando dico precarie sono
molto ottimista poichè in solo una settimana ho visto coi miei occhi
cose che noi occidentali, stressati quotidianamente da cose futili che
noi chiamiamo problemi, neanche possiamo immaginare.
Anche se abbiamo la possibilitá di essere informati attraverso ad
esempio le immagini televisive dei vari documentari che denunciano le
miserabili condizioni di vita di queste popolazioni vi assicuro che
vederle dal vivo e toccarle con mano non ha nulla a che vedere.....
Comunque, tornando a me, dopo aver soggiornato per un dia in Luanda,
sono partito con un volo leggero di MSF (chiamato Tango Fix) alla
volta di Cuemba, la mia destinazione finale. Cuemba è un piccolissimo
villaggio nel cuore dell'Angola completamente isolato e raggiungibile
solo via aereo, visto che la maggiorparte delle "strade" angolane non
sono ancora state completamante sminate. Ci sono delle strade che sono
state ufficialmente dichiarate percorribili ma consentono di
raggiungere solo i villaggi più vicini che si trovano comunque a non
meno di 60/70 Km. E poi chiamarle strade è veramente dura visto che si
tratta di vie sterrate cosparse di dossi, buche e saliscendi vari.
Pensate che oggi percorrendo una di queste "strade", per andare a
recuperare un camion che ieri sera sarebbe dovuto arrivare qui dalla
capitale della provincia in cui mi trovo con un carico di viveri per
l'ospedale su cui è incentrato il progetto e che era rimasto
impantanato, ci abbiamo messo circa 45 minuti per fare 10 Km.....
Io qui a Cuemba vivo in una casa, una delle migliori, considerato che
le altre sono mezze diroccate e che la maggiorparte della popolazione
vive nelle classiche capanne africane fatte di fango e sterco di
animali, legna e canne di bambù, insieme a due altri cosiddetti
espatriati, cioè come me non angolani, che in realtà sono congolesi.
Per cui qui sono l'unico "uomo bianco". E stupendo quando passo per le
strade a piedi o con la land cruiser di MSF e mi sento osservato e
chiamato dai bambini che appena mi vedono dicono qualcosa del tipo
<
una delle diverse lingue locali angolane, significa "uomo bianco" e
poi mi sorridono e mi fanno ciao con la mano.
Penso che questi nove mesi saranno davvero intensi e sono sicuro che
mi regaleranno un bagaglio infinito di emozioni che spero di poter
condividere con tutti voi al mio rientro. E soprattutto spero di poter
davvero fare qualcosa di buono per questa bellissima gente a cui
giá, dopo appena una settimana qui, mi sento molto legato.
Per il momento é meglio chiudere qua questa mail perchè altrimenti
corro il rischio di scrivere un libro.
Um beijo e um abraço a todos meus amigos e até logo.
6 Comments:
se volete scrivere a marcellino
mandate una mail a canditi@gmail.com
oppure scrivete qui la vostra che vi contato io...
ciao
1:24 PM
Solo una cosa ci tengo a dire: sono orgoglioso di consocere una persona come Marcello.
Botty
PS Cocco, salutamelo quando vi scrivete
1:02 AM
ANGOLA: COLERA SI ESPANDE OLTRE LUANDA, UN MORTO OGNI ORA
L'epidemia di colera si espande in Angola. Durante gli ultimi giorni sono stati registrati nuovi casi in provincie che non erano ancora state toccate dal contagio: Huila, Bie e Zaire. Il numero di persone colpite dall'epidemia, come ha comunicato Medici Senza Frontiere (MSF), ha superato i 27.800 casi mentre oltre 1.100 sono i decessi. La media e' di un morto ogni ora.
Dall'inizio del suo intervento, l'organizzazione ha curato oltre 16.000 persone e ha inviato piu' di 320 tonnellate di scorte mediche e logistiche per contrastare l'epidemia. Attualmente 65 operatori internazionali e 500 operatori nazionali sono impegnati con MSF in Angola per combattere il colera a Luanda e nelle province di Benguela, Malanje, Huambo, Bengo e Kuanza Norte.
1:51 PM
Marcello ma quando sei partito....
8:40 PM
beh se la mail è del 29 ed è li da una settimana, un per tre tre uhm
boh
1:56 PM
un per tre = tre uhm boh???
la nuova matematica marchiana (o marchina, ma comunque sempre marchiana)... cmq in bocca al lupo!
5:27 PM
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