Marcellino deve partireeeeeeeeeeeeeeee

Il bel Marcello deve decidere dove andare per la sua prima missione,
deve decidere tra tre paesi africani, a parte commentare e salutarlo aiutatelo a decidere,
compilate il sondaggio:
Sondaggio: Dove deve andare marcello ?
3 Comments:
Il 4 aprile 2002 è stato sottoscritto a Luanda un Memorandum d'intesa tra le Forze Armate Governative a l'Unita. Da allora le ostilità si sono concluse, e la situazione politica può considerarsi più stabile. Tuttavia, sotto il profilo della sicurezza, la situazione è comunque estremamente precaria. Sono, pertanto, sconsigliati viaggi nel Paese, se non necessari.
Si registrano casi di banditismo all'interno del Paese ed esistono frequenti controlli, da parte delle forze di polizia e militari, che devono essere sempre rispettati.
L'indice di criminalità comune è molto elevato, principalmente nella capitale dove la concentrazione della popolazione che vive nei sobborghi è assai aumentata negli ultimi anni di guerra e vive in condizioni estremamente precarie. I furti e gli assalti a mano armata sono frequenti (a volte con efferata violenza), e avvengono sia contro cittadini angolani sia contro stranieri. Nel centro della città, durante il giorno, gli spostamenti in auto sono abbastanza sicuri a condizione che si circoli con finestrini chiusi e sicure abbassate. Si consiglia di evitare, per quanto possibile, spostamenti notturni in città ed in particolare in periferia. I viaggi all'interno del Paese sono da evitare sia per lo stato delle strade sia per il pericolo di mine. E' importante, quindi, informarsi bene circa il percorso da effettuare per raggiungere le località di destinazione.
All'arrivo in aeroporto si consiglia di utilizzare l'unica compagnia di taxi autorizzata, evitando eventuali trasporti privati.
Ai connazionali che si recano nel Paese è raccomandato di segnalare, immediatamente all'arrivo, la propria presenza all'Ambasciata d'Italia a Luanda attenendosi, durante la permanenza, ai suggerimenti forniti. Si consiglia di richiedere anche una fotocopia autenticata del proprio passaporto all'Ambasciata stessa, al fine di poterla esibire nel caso di controlli da parte delle Autorità locali, custodendo in luogo sicuro gli originali dei documenti di viaggio.
Avvertenze
Prima di lasciare la capitale Luanda, o qualunque altra città di provincia, è necessario entrare in contatto con l'Ambasciata d'Italia a Luanda e con gli organismi operanti presso la località di destinazione (ONG, Organismi Internazionali, Autorità locali, imprese italiane) per comunicare il nuovo domicilio ed acquisire informazioni aggiornate. E' di estrema importanza per l'Ambasciata d'Italia in Luanda essere sempre aggiornata sugli spostamenti dei connazionali.
Si consiglia a chi intende recarsi in Angola di voler prendere sempre contatto con l'Ambasciata d'Italia a Luanda prima della partenza.
All'uscita dal Paese i visitatori temporanei devono presentare, oltre al passaporto vistato all'entrata, anche la scheda personale compilata al momento dell'arrivo.
La normativa proibisce la detenzione e lo spaccio di droghe pesanti e leggere; le pene detentive previste sono variabili, ma comunque piuttosto severe.
Altrettanto dicasi per quanto riguarda gli abusi sessuali e le violenze nei confronti dei minori; tali reati sono duramente puniti.
L'operato della Polizia è, in linea di massima, rispettoso delle norme di comportamento internamente previste e dei diritti dei cittadini. E' tuttavia quanto mai opportuno rispettare le disposizioni locali ed evitare qualsiasi atteggiamento provocatorio o arrogante.
Telefono Polizia: 113
Telefono Pronto Soccorso: 115.
10:19 AM
A seguito del deterioramento dei rapporti fra il Sudan e il Ciad, che hanno recentemente causato alcuni incidenti in località frontaliere fra il Ciad ed il Darfur Occidentale, si raccomanda vivamente di evitare tutte le aree di confine con il Ciad.
Anche se nella capitale e nelle principali città del Paese (Juba, Malakal, Port Sudan) la situazione è tornata alla normalità, dopo i disordini verificatisi nell'agosto 2005 - per il decesso dell'allora Primo Vice Presidente John Garang -, permangono oltre al confine con il Ciad numerose altre zone caratterizzate da instabilità. In particolare, l'area di Kassala per la vicinanza al confine con l'Eritrea e il Sud Sudan per la presenza di esponenti del movimento ribelle ugandese dell'LRA.
Si sconsiglia pertanto di recarsi nelle zone del Sud del Paese, nel Darfur e nelle aree di frontiera con l'Eritrea e con il Ciad, nonché nelle altre aree a rischio del Paese indicate alla voce "Sicurezza".
Alla luce delle recenti manifestazioni di protesta che si sono svolte in alcuni Paesi della regione e della possibilità che si verifichino ulteriori analoghi episodi, si consiglia vivamente ai connazionali che intendano comunque recarsi in Sudan, di usare la massima prudenza, di adottare adeguate misure di cautela e di evitare luoghi di assembramento nonché di prendere contatto prima della partenza e comunque sempre all'arrivo l'Ambasciata d'Italia a Khartoum, segnalando la propria presenza e gli eventuali spostamenti nel Paese, di attenersi ai suggerimenti forniti e di registrare anche i dati relativi al viaggio che si intende effettuare sul sito: www.dovesiamonelmondo.it
Gli attentati avvenuti in vari Paesi del mondo esortano a mantenere elevata la soglia di attenzione in considerazione di un possibile rischio di atti di natura terroristica, ai danni di istituzioni o strutture occidentali, suscettibili peraltro di verificarsi ormai ovunque.
---------------------------------------
Marzo 2006 - L'OMS informa che l'epidemia di colera nel Sudan, dal 28 gennaio al 3 marzo 2006, ha fatto registrare 5634 casi di cui 127 decessi e che l'epidemia potrebbe diffondersi ulteriormente. Le zone maggiormente colpite sono i distretti di Yei e di Juba, nella regione a sud del Sudan.
L'OMS, coadiuvato da esperti della salute nazionali ed internazionali, sta fornendo supporto tecnico alle Autorità sanitarie locali al fine di rafforzare i sistemi di controllo dell'epidemia.
Ai connazionali che dovessero recarsi nel Paese ed in particolare nelle zone interessate, si consiglia di consultare preventivamente un medico o la propria ASL, attenendosi scrupolosamente durante la permanenza nel Paese alle misure sanitarie ed igienico/alimentari suggerite.
L'OMS informa, inoltre, che i casi sospetti di meningite nel Sudan, dal 1 al 31 gennaio 2006, sono stati 136 con 15 decessi. Le zone maggiormente colpite sono i distretti di Guli nel Blue Nile State e Wad el Heleu nel Kassala State.
10:20 AM
Lo Zimbabwe è uno tra i Paesi più colpiti dall'HIV/AIDS (oltre il 25% della popolazione al di sopra dei 15 anni è sieropositiva). Un qualsiasi intervento chirurgico sul posto, che preveda, in particolare, trasfusioni di sangue o di suoi derivati, espone il paziente ad alti rischi nonostante sia attiva una banca del sangue. Vi è un'alta incidenza stagionale della malaria in gran parte del Paese; la profilassi anti-malarica è altamente raccomandabile nelle località del bassopiano del Paese, specialmente nel periodo tra gennaio e aprile.
La tubercolosi è la seconda causa di morte registrata tra i ricoverati in ospedale, la dissenteria bacillare e le malattie diarroiche sono endemiche. Di anno in anno si presentano focolai di colera, meningite e carbonchio, con frequenza e gravità accentuate nell'ultimo triennio. Si registrano anche casi di epatite virale e di tifo.
Le strutture sanitarie, sia pubbliche sia private, non sono in grado di garantire un'assistenza di livello adeguato. In caso di patologie complesse è necessario recarsi in Europa o in Sud Africa; esiste al riguardo un efficiente servizio di aero ambulanza (Medical Air Rescue Service - Tel. 00263-4-734513/4/5 Fax. 00263-4-734517). Attualmente la qualità dei servizi sanitari è stata giudicata inferiore a quella fornita in Botswana ed in Namibia. La mancanza di valuta estera, inoltre, sta causando una cronica carenza di farmaci essenziali, mentre si registra anche un costante deflusso di medici e personale infermieristico del settore pubblico verso il privato o verso l'estero.
Suggerimenti specifici circa la difficoltà per rimpatri d'emergenza sanitaria: è essenziale, prima di partire, munirsi di un' assicurazione medica internazionale che comprenda anche l'eventuale rimpatrio aereo o il trasferimento del malato in altro Paese.
Attualmente il livello di sicurezza della potabilità dell'acqua erogata dalla rete idrica ha subito un netto deterioramento sia in considerazione della scarsità di reperire sul mercato locale prodotti chimici potabilizzanti sia della difficoltà di acquistarli all'estero, per la poca valuta pregiata.
Avvertenze e suggerimenti igienico-sanitari ed alimentari:se ci si reca nelle località infette del Paese, si consigliano, previo parere medico, le vaccinazioni contro l'epatite A e B, il tifo e la profilassi antimalarica. Nel caso di una qualsiasi manifestazioni febbrile, una volta rientrati in patria, si consiglia di rivolgersi al medico curante, per verificare se si è affetti da malaria.
Si raccomanda di bere acqua minerale in bottiglia o assicurarsi che sia bollita e filtrata se non è possibile. Analogamente, è bene assicurarsi che le verdure e gli ortaggi freschi siano lavati con accuratezza e disinfettati. Non aggiungere ghiaccio nelle bevande.
In caso di medicazioni, iniezioni o simili pretendere sempre l'impiego di materiale sterile monouso non riciclato.
10:21 AM
Posta un commento
<< Home